Cos’è un’Amministrazione Trasparente?
“Il principio della trasparenza, inteso come «accessibilità totale» alle informazioni che riguardano l'organizzazione e l'attività delle pubbliche amministrazioni, è stato affermato con decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33. Obiettivo della norma è quello di favorire un controllo diffuso da parte del cittadino sull'operato delle istituzioni e sull'utilizzo delle risorse pubbliche. In particolare, la pubblicazione dei dati in questa sezione intende incentivare la partecipazione dei cittadini per i seguenti scopi:
-assicurare la conoscenza dei servizi resi, le caratteristiche quantitative e qualitative, nonché le modalità di erogazione;
-prevenire fenomeni corruttivi e promuovere l’integrità;
-sottoporre al controllo diffuso ogni fase del ciclo di gestione della performance per consentirne il miglioramento. … “
Non lo diciamo noi, sia chiaro, lo dice un preciso Decreto Legge.
Perché questa premessa? Adesso lo spieghiamo.
Con l’arrivo della primavera, la natura si risveglia; le piante cominciano a rinfoltirsi, i fiori cominciano a sbocciare e l’erba comincia a crescere, come è giusto che sia e come capita dalla notte dei tempi. E’ sempre stato così, a memoria d’uomo è sempre stato così e lo sarà sempre fino a quando esisterà il mondo.
Succede ovunque e capita anche a Muggiò.
Per rendere più agevole la vita all’uomo e permettergli di godere questo particolare momento passeggiando nei prati, qualcuno inventò il tagliaerba.
Da quanto abbiamo visto personalmente e da quanto abbiamo letto sul noto social network, sembrerebbe che ci siamo persone che abbiano poca dimestichezza con quest’utile strumento.
Ci siamo così posti una domanda, oseremmo dire legittima: “Ma se ormai da anni, all’arrivo della stagione estiva, si presenta sistematicamente il problema del taglio dell’erba cosa mai ci sarà scritto sul capitolato di gara d’appalto della cura del verde?”
Con costanza e pazienza, siamo andati alla ricerca dello stesso e qui entra in gioco la premessa iniziale.
Il suddetto capitolato non è pubblicato.
In parole povere il cittadino non conosce e non può conoscere cosa prevede il bando di gara dell’appalto. Nella sezione dell’albo pretorio comunale, si può risalire alla determina dei costi che per vostra informazione risulta essere circa duecentomila euro per il biennio 2015/2016, ma cosa è previsto nell’importo non è dato a sapere.
Accompagnati dalla nostra solita costanza e pazienza a fine maggio, un poco per curiosità e un poco per non smentire la fama di essere i soliti rompiballe, disfattisti e mistificatori, abbiamo fatto regolare richiesta di accesso agli atti, chiedendo che ci fosse consegnato il capitolato d’appalto.
Come da regolamento e per legge, tale documento deve essere consegnato al richiedente entro trenta giorni da formale richiesta protocollata, lo prevede sempre il Decreto Legge, il quale prevede altresì che tale richiesta non richiede motivazione alcuna e solo qualora tale informazione possa sfiorare il “segreto d’ufficio”, è a discrezionalità dell’ente non rilasciarle, motivando a sua volta il diniego.
A oggi e ben oltre i trenta giorni stabiliti dalla legge, a nome e per nome della trasparenza amministrativa, all’Associazione non è pervenuto nulla!
Probabilmente non c’è dato sapere cosa prevede l’appalto oppure ci sono delle informazioni riservatissime che non possono essere divulgate, diciamo una via di mezzo tra il segreto militare e il dossier Wikileaks.
Peccato! L’attuale giunta ha perso una buona occasione per dare un segnale di trasparenza.
Noi comunque non ci arrendiamo!
Il Direttivo dell’Associazione ha deciso all’unanimità che esporrà tale mancanza agli organi competenti, per venire in possesso di quanto richiesto.
Non è nostra intenzione sorvolare su argomenti che sfiorano la sfera del bene comune, che si tratti di tagli dell’erba o altro.
Forse è arrivato il momento di parlare di trasparenza con T maiuscola, l’interesse del cittadino non si ferma alla pubblicazione dei redditi dei vari Assessori o altri rappresentanti, a noi personalmente interessa molto di più il come che il dove vanno destinati i soldi e fino a prova contraria non sembra con risultati accettabili, ma non siamo noi a dirlo sono i fatti che parlano chiaro.