Se qualcuno ha pensato e/o sperato che ce ne fossimo dimenticati si sbaglia. Durante il penultimo consiglio comunale del 16.04.2024, a seguito di una interpellanza della Consigliera di minoranza, si affrontò il tema della pista di pattinaggio di Taccona ora Pista Polifunzionale. Venne chiesto come mai non era stata data risposta a due nostre specifiche richieste inviate per PEC . Dobbiamo ammetterlo a causa di un disservizio della nostra casella di posta elettronica certificata scoprimmo la sera stessa che la risposta venne inviata il 29.03.2024 alle ore 13.58 praticamente dodici ore prima della scadenza dei 30 giorni. Detto questo, abbiamo preferito non rispondere prima della fine delle elezioni poiché poteva dare adito ad una sorta di campagna pro/contro a una o altra coalizione, ma andiamo per ordine: le due richieste erano sottoscritte da noi e Muggiò Consapevole in copia conoscenza e già il fatto che la risposta sia pervenuta solo a noi la dice lunga. Nella prima era chiesto esplicitamente: “Sono state fatte tutte le verifiche del caso da parte di un Agronomo o tecnico qualificato, che hanno indotto gli uffici competenti a decidere per questa soluzione, o è solo frutto di una progettazione?” inoltre “In caso di risposta affermativa, ci sono documenti antecedenti alla data del loro abbattimento e/o estirpazione, che certificano lo stato delle medesime? In tal caso si richiede che sia rimessa tale documentazione a mezzo Posta Certificata alla scrivente e pubblicazione sul sito istituzionale del Comune” Nella risposta data, sia per lettera e sia in Consiglio Comunale, aggiungiamo con tono spiritoso dell’allora Assessore, si è girato intorno alla domanda e non è stato inviato alcun documento che certificava lo stato delle piante e la motivazione della loro estirpazione, tantomeno la loro pericolosità. Quindi questo lascia presupporre che l’abbattimento sia dovuto solo ed esclusivamente a un problema tecnico-progettuale. Precisiamo: NON C’E NESSUN DOCUMENTO RILASCIATO CHE COMPROVA L’AMMALORAMENTO DELLE PIANTE è stata semplicemente una valutazione di un fantomatico “agronomo presente in loco” senza nome e cognome a cui non si fa riferimento e di cui NON E’ STATA RILASCIATA DOCUMENTAZIONE, semplicemente perché probabilmente non esiste il documento e forse nemmeno l’agronomo! Aggiungiamo che l’abbattimento di piante non è contemplato nemmeno nella Convenzione tra il Comune e l’impresa PERLACORALLO.  Sinceramente poco importa se è prevista la piantumazione di una quindicina di alberi nel parco “Montalcini”, ci sembra il minimo sindacabile per essere chiamato PARCO? In caso contrario avrebbero chiamato prato, pratone, distesa, sterpaglia, piano…

La seconda richiesta inviata era riferita alla Pista Polifunzionale. Durante il Consiglio Comunale è stato asserito che tale copertura è stata chiesta da alcune associazioni e da cittadini (?). Precisiamo che: come Associazione tantomeno come cittadini, MAI nessuno ha chiesto cosa pensassimo, in un nostro articolo del febbraio 2020 ponevamo già allora dei seri dubbi su quanto era in progetto e su quali conseguenze avrebbe portato la realizzazione di una simile struttura, dubbi che rimangono quando sono menzionate nella risposta le attività ludiche di diversa natura, come eventi musicali a eventi conviviali. Nella lettera sono citati l’ordine e la pulizia, vogliamo ricordare che quell’area negli anni passati è stato punto di aggregazione delinquenziale, a tale proposito ci sono filmati e fotografie di quello che accadeva nelle ore notturne nonché denunce e segnalazioni. Sulla pulizia tralasciamo, quella come diverse aree di Taccona non vedono una spazzatrice dalla notte dei tempi. Ribadiamo il concetto espresso nella lettera inviata che tale copertura può essere punto di aggregazione nelle ore notturne amplificando il rumore nella parte sottostante creando ulteriore disagio ai residenti nella zona adiacente. Si fa cenno a un controllo H24/24 con video-sorveglianza, ma ovviamente non si dice che il Comando della Polizia Municipale chiude alle 19.00 e che se tutto va bene i filmati sono visti alla mattina successiva, dopo una notte insonne dei residenti.

E ora arriviamo ai giorni nostri. La copertura procede con tutte le problematiche, continua il taglio di alberi per fare spazio alla struttura ricordando il Necchi in Amici Miei nella distruzione dei paesetti e nei giorni antecedenti la votazione si è rasentato l’assurdo: senza nessuna segnalazione preventiva, senza nessun avviso pubblico affisso, insomma senza nulla che poteva presagire quello che sarebbe accaduto, una mattina alle 8.00 l’impresa procede alla recinzione dell’area “sequestrando” le vetture parcheggiate regolarmente la sera prima, il tutto sotto gli occhi “vigili” della Polizia Municipale chiamati dall’impresa stessa, che prontamente scriveva verbali come non ci fosse un domani, arrivando persino alla rimozione di alcune auto con il carroattrezzi. Il personale docente e non docente della scuola è stato costretto a correre all’esterno per spostare le vetture in un parapiglia generale. Martedì 11 giugno 2024 durante il nubifragio che imperversava nella zona, alcuni tubolari appoggiati alla sommità delle travi principali NON MESSI IN SICUREZZA A FINE GIORNATA sono letteralmente volati a terra, a tutto questo aggiungiamo che il cantiere è privo di ogni segnalazione riconducibile all’opera, né tantomeno degli elementari segnali di pericolo e di divieto di accesso all’area, ad esclusione di un foglio in formato A3 con indicato una SCIA scaduta il 31.05.2024, attaccato alla recinzione con il filo di ferro in stile conto del salumiere.

Finiamo, chiedendoci/vi: era necessaria questa copertura? I soldi “investiti” potevano essere destinati a opere diverse di maggiore utilità?

Il Multiplex che stanno procedendo alla sua distruzione dopo vent’anni, senza una reale programmazione per il futuro di quell’area o perlomeno a noi non è dato saperlo anche se lo immaginiamo e questa Pista Polifunzionale così ribattezzata, dovevano essere due opere che lasciavano il segno della giunta uscente, ambedue iniziate a ridosso delle elezioni a presagire l’epilogo con un risultato da débacle per il CSX in particolare a Taccona; significa che sono stati fatti i “conti senza l’oste” e la somma da pagare è stata più “salata” di quello che avrebbero mai pensato. Dobbiamo dargliene atto: un segno l’hanno lasciato e fatto dalla legge di Murphy il loro motivo conduttore, come già anticipato: “ Se ci sono due o più modi di fare una cosa e uno di questi modi può condurre a una catastrofe, allora qualcuno la farà in quel modo”. Complimenti non potevate chiudere meglio il mandato.